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  • Lavorare dopo i 50: Come Reinventarsi dopo un Licenziamento

    Oggi parliamo di un argomento che nessuno vorrebbe affrontare: come trovare lavoro dopo essere stati licenziati. Mentre alcuni di noi si sentiranno come il pollo senza testa che corre in tondo, altri potrebbero scoprire che questo è solo il momento perfetto per realizzare il loro sogno di fare il barista professionista o di lanciarsi nell'arte della coltivazione di cactus! Breve storia triste (la mia.) Dopo 23 anni di onorata “carriera”, dove mi sono costruita una valanga di esperienza, e un pizzico di professionalità (quella che basta per sorridere mentre si sorseggia un caffè, abbaiando alle giovani leve qualcosa che suona come muovi il culo), sono diventata la regina dei “Ce l’ho fatta, senza laurea!” Ho persino comprato casa, anche se il mutuo scade nel 2045… e chissà se nel frattempo avremo già colonizzato Marte..beh vabbè..per farla breve, sono (ero) una donna che ha raggiunto più o meno quel che dovrebbe per la sua età. Tutto bene. Fino a quel fatidico 12 settembre 2022, in cui sono stata gentilmente invitata a levarmi dai piedi. Niente accade per caso. Ok. Sono una di quelle persone che pensa sempre che se le cose accadono, accadono per un motivo. (E il pensiero impilicito sta per un BUON motivo). Mi sono detta, dai prendiamola come un'opportunità. Ora puoi tentare di fare a tempo pieno, quello che hai regalato a poco più che hobby per "soli" 23 anni..l'artista! Potevo sbagliarmi di più? Dubito. A leggere i giornali e varie statistiche, sembrava che noi cinquantenni stessimo vivendo una "seconda" giovinezza lavorativa , piena di occasioni per ricostruirti una carriera, proprio perchè sulle spalle abbiamo esperienza, professionalità, cervello da mettere a disposizione anche in un campo diverso dal precedente lavoro. No no, è uscito fuori che le cose non stanno esattamente così. Beh, sono rimasta male come il giorno in cui Andrè morì tra le braccia di Lady Oscar. Devastazione. Si, sono sempre stata un po' melodrammatica nelle mie esternazioni. Enfatizzo, ecco. Tornando al licenziamento. Dal momento in cui il mio rapporto di lavoro è cessato, ho ricevuto ufficialmente il titolo di "cessata", come quei cartelli di "svendita per cessata attività". Generalmente accompagnata, da un'immagine di una brutta saracinesca grigia con un foglio A4 appiccicato sopra riportante la frase appena detta. Melodrammatica, l'ho appena detto, ricordate? Treno in corsa La  vita come la conoscevo è stata lanciata fuori dal finestrino di un treno in corsa, e io ero lì, a tentare di aprire quel finestrino per salvare almeno un souvenir. Una cosa qualsiasi, magari un pezzettino di carta. Macché, nemmeno quella. Figurati. E per sporgermi nel tentativo di recuperare qualcosa, il vento forte mi ha trasformato in una versione scarmigliata di Donna Summer. Pure? Pure. Baby boom Diciamo che il tentativo di trasformare la mia vita, come la storia di Baby boom non è andato esattamente in porto. Eppure di idee ne ho così tante! Ed è qui che entra in gioco "l'anzianitudine". Lungi da me l'idea di darmi (o darvi) degli anziani...ma mi sono resa conto che nella ricerca di lavoro, o nel tentativo di costruirmi qualcosa da sola ,l'età (anagrafica) mi ha creato un impiccio brutto. Non da poco conto. Scenario numero uno Ricerca del lavoro, tramite canali convenzionali. Che tradotto in cifroni sta a significare : manda CV anche al portiere che non si sa mai. Ogni tanto qualche anima Pia ha anche risposto, ma semplicemente per dirmi che i miei servizi non erano richiesti. Cercavano un "Junior" a cui fare un contratto di apprendistato. Ma poi, chi l'ha detto che un "Senior" ( mi piace tanto questa parola. Senior. Lo visualizzo come un bel signore, con un gran cappello da cow boy e un sigaro appoggiato sul lato delle labbra.) non possa fare il lavoro di un "Junior" anche se è..Senior per l'appunto?? A quanto pare non si fa, come mettere il cucchiaio da dessert con il manico rivolto a sinistra. Orrore spavento! Errore blu! Scenario numero due Costruirsi qualcosa da soli. Ecco, perchè non ci ho pensato prima? Eh. La tipologia di lavoro che svolgo, la svolgo quasi interamente da casa..o ovunque io abbia un computer e accesso wi-fi. Quindi, mi sono detta, i costi di investimento sono piuttosto bassi. Devo solo mettere i miei lavori su un sito per "Freelance", fare un buon portfolio, impostare i social, postare sui social, costruirmi magari anche un sito tutto mio, ed è fatta! Ahahahahahahha. Uh se mi viene da ridere! Non tengo più conto degli ostacoli in cui sono incappata. I famosi siti dedicati ai Freelance, dove poter incontrare i clienti per intenderci, spesso sono a pagamento ma comunque sia se non sai come metterti in evidenza finisci a pagina 1.245. Ossia, reparto cripta di Tutankhamon. E io proprio non lo capisco il linguaggio in cui ti spiegano come fare. E non sono proprio una "cretina". No, hai solo 50 anni. Idem con patate, il discorso social. Anche li, ma che lingua parlano?? Non faccio il programmatore di professione. Di nuovo, hai 50 anni. Parli un'altra lingua. Detto ciò, ne sono uscita con le ossa un po' rotte. E ho iniziato con il caro, carissimo, amatissimo, vecchio modo Old Fashion : il passaparola. Bella strategia di marketing vero? All'avanguardia! Non è che mi vada proprio giu' tutto questo eh? Perchè i giovani hanno un vantaggio innato, sono nati con le password nel DNA, mangiando informatica al posto degli omogeneizzati. Non si riesce a competere con loro in maniera equa. Esempio autobiografico Sto seguendo la parte di grafica e design, oltre alla promozione sui social media, per l’azienda di una mia amica (coetanea, quindi sento che siamo un team di veterane del millennio!). I post stanno andando alla grande, siamo entusiaste, tutto sotto controllo, insomma, una macchina da guerra del marketing. Poi, però, mi mostra i post del profilo business di una sua amica, che si fa seguire da un ragazzo poco più che trentenne. E lì, ragazzi, mi è venuto da piangere. Non è possibile che quelle immagini abbiano una qualità così...brutta.. Non può essere. Ma lui, poverino, è uno di quelli che è nato con l’iPhone in mano. È figlio dei tempi, uno che con un paio di click sforna post come se non ci fosse un domani. E intanto io mi chiedevo se non fosse il caso di mandarlo a scuola di Photoshop… o di decenza visiva. E quindi, torno alla domanda: "Perché un Senior non può essere un Junior?" Seriamente, non si tratta solo di esperienza (anche se quella pesa, e come), ma di avere qualcosa in più: un po' di eleganza, di cura, di quella capacità di vedere la bellezza in mezzo alla confusione del web. Miscelare il "vecchio mondo" – il bagaglio che noi cinquantenni ci portiamo dietro (estetica compresa!) – con il "nuovo mondo", quel magico e velocissimo universo cybernetico, può solo aggiungere valore. Voi che ne pensate? E' successo qualcosa di simile anche a voi?

  • Cinquantenni Eccentrici : Vivere senza Linee guida

    Nel costruire questo blog mi è stato chiesto, perchè lo fai? Lo faccio perchè ho voglia di raccontare ( e di ascoltare) questo bizzarrissimo evento dell'avere cinquant'anni nel 2025. Perchè proprio nel 2025? Cinquant'anni sono cinquant'anni in ogni epoca. No. Il montaggio dell'Ikea. S enza ombra di dubbio, le generazioni precedenti hanno avuto il loro bel da fare con il fatidico giro di boa dei cinquanta, ma lasciate che vi dica una cosa: la mia generazione (classe '71) è come un gatto che tenta di fare yoga: un disastro, elegante, ma pur sempre un disastro. Siamo quella generazione che si è ritrovata a fare il salto nel vuoto: un'infanzia nel "vecchio mondo", quando ancora si usciva a giocare con la palla e si parlava con le persone faccia a faccia, e un’età adulta (che chiamiamo "carriera", ma con un pizzico di scetticismo) nel "nuovo mondo". Un mondo che, spoiler alert, è totalmente privo del boom economico, della sicurezza nel futuro e delle certezze. E così ce la siamo dovuta sbrigare da soli in questa giungla… ma è andata un po' come montare un mobile dell' Ikea: ti avanza sempre una vite, e ti chiedi: "Ma dove diavolo va questa?" Pionieri senza "follower". Siamo i pionieri… o forse no. "Pionieri" suona bene, ma in realtà non abbiamo tracciato la strada per nessuno. Le nuove generazioni sono nate con il mouse in mano, mentre noi siamo ancora alla ricerca del tasto "on". Seriamente, non so nemmeno se siamo riusciti a scoprire la funzione "salva", figuriamoci lasciare un’eredità! Quindi, francamente, non ho la minima idea di cosa siamo. Forse semplicemente... dei  work in progress  evolutivi con un debole per i tutorial su YouTube. Si accettano suggerimenti. Ma tenete presente che, se trovate il tasto "reset", avvisateci! Perdonami, tu..saresti? Nel frattempo, tornando al grande capitolo dei 50 anni e del 2025, vi faccio un po’ di chiarezza sulla mia visione della nostra età. Mi immagino come una sorta di cocktail molotov tra un "giovane di esperienza" e un "adulto che ha visto giorni migliori" (e non parlo solo dei capelli). Poi, arriva quel momento fatidico in cui ti rendi conto, con un brivido, che  no , non sei immortale. E a ricordartelo ogni mattina, con una puntualità da sveglia svizzera, è quella persona che ti guarda dallo specchio , con un’espressione un po’ troppo familiare, a cui tu poni l'orrenda domanda: "Scusa, ma tu chi sei?" Da qui, mi sembra abbastanza chiaro che non sono affatto pronta a entrare nel magico mondo dell’invecchiamento. Per niente, zero, nulla.  E voi, vi sentite così o sono solo io a parlare con il mio riflesso? Invecchiare. Invecchiamento. Vecchiaia. Eppure ero serena, perchè credevo di avere la formula magica per affrontare tutto questo. La nonna. Si , ne ero convinta . Contestualizzo. Da bambina, mia nonna mi aveva svelato una cosa pazzesca! Ma forse , ripensandoci , il tiro andrebbe un po' aggiustato...ok, vi racconto l'aneddoto. Con la serenità zen di un monaco buddista e un sorriso che sembrava dirti “ho appena mangiato un gelato”, nonna mi ripeteva sempre che la vecchiaia è una cosa naturale e che, a un certo punto, sei semplicemente così annoiato di vivere che decidi di sparire come un’atmosfera di gioia a una festa noiosa. Annoiato. La noia. Concetto da rivedere. Si perchè credo che la noia ormai sia protetta dal WWF. Questo però è argomento per un altro articolo. Tornando a nonna. Quando mi ha svelato questa formula magica, aveva poco più di 50 anni. Capite? Ed era riuscita  a spiegare a se stessa che la natura fa il suo corso. Io a malapena riesco ad accettare il fatto di avere qualche ruga in più... Comunque sia, a noi questo giochino l'hanno rotto. Chi ce l'ha rotto? Lunga storia, mica posso scrivere tutto qui. ..no ? Nonnina mia adorata, a quanto pare le cose non sono proprio come le raccontavi, eh? Ho 53 anni, di testa ne ho sempre 16, ho tanti sogni da realizzare e molti altri ancora all'asilo! Come la mettiamo allora? Ecco, penso proprio che non la mettiamo, ma chi lo sa? Magari mi sbaglio.  Parliamone Tutto questo per dire che il motivo principale che mi spinge ad aprire un blog è per chiacchierare con tutte quelle persone che si sentono come me, tipo: "Ma sta davvero succedendo a me?" Dai, viviamo in un'epoca in cui ogni minuto della nostra vita è postato sui social ; invece di postare tette e culi, perché non postare le nostre anime? Chissà, potremmo dare vita a una sorta di FB esclusivo, composto unicamente da cinquantenni eccentrici. Dove scambiarci dubbi, certezze, perplessità, amarezze, traguardi ..insomma chiamiamolo...angolo delle occasioni, per continuare con l'Ikea. Che ne pensate voi? Su questo blog continuerò a sparare i miei pensieri su una vasta gamma di argomenti, per i quali, ovviamente, ho già trovato tutte le risposte (almeno per oggi, poi vedremo). Però, giusto per non sembrare troppo un monologo interiore, ho bisogno anche di un po' di confronto con l’esterno. Perché, ammettiamolo, parlare solo con se stessi è un po' da matti, no? Quindi, se vi va di darmi una mano a confermare che la mia visione del mondo è originale (o se volete farmi notare che magari ho scritto solo cavolate), mi piacerebbe davvero ascoltare le vostre opinioni. Affare fatto?

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